Intervista ad Alessandro Canale

moka94

Posted on 10/9/2013, 14:19

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Uomo libero sempre tu amerai il mare

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-Ciao Alessandro, raccontaci qualcosa di te:
Ciao ….
Ho ventisei anni, vengo da Bari, e faccio il disegnatore. Ho una passione smodata per la letteratura straniera e per il cinema degli anni ’90. Ultimamente poi divoro una quantità enorme di film d’animazione per alimentare costantemente la fantasia. Sarà deformazione professionale, eheh.

-Come hai imparato a disegnare?
A quindici anni volevo far colpo su una ragazza alla quale piacevano i disegnatori, e così ho riprodotto più di trenta volte una vecchia foto della Ferilli. In questo modo ho imparato le basi per usare correttamente le matite, le proprietà dei diversi tipi di grafite, e le tecniche ideali per ottenere buone sfumature. Negli ultimi anni poi ho scoperto la colorazione digitale, e da allora ho iniziato a studiare anche i colori. Attualmente invece sono più concentrato sulle strutture anatomiche e sulle espressioni facciali, quindi forse sarebbe meglio dire che sto ancora imparando.

-Quali sono i tuoi disegnatori preferiti e che influenza hanno avuto su di te?
Probabilmente la mia risposta sembrerà banale, ma i miei artisti preferiti sono Luis Royo, Dan Dos Santos, Serge Birault, il nostro Barbieri, e Dan Milligan. E Fran De Martino. Al suo sarcasmo non resisto. Tutti grandi nomi dell’illustrazione, anche se in realtà ad influenzare concretamente il mio modo di disegnare è stata una promettente illustratrice ancora in attesa di essere scoperta dal panorama dell’editoria, che mi ha spinto verso uno studio più serio e “ragionato” delle figure e della composizione.

-La tua passione più grande è il disegno, preferisci il digitale o il tradizionale?
Entrambi, in realtà non faccio distinzione tra l’uno e l’altro perché il processo creativo è praticamente lo stesso. Anzi, nella maggior parte dei casi, i disegni digitali nascono su carta, su uno sketchbook daler-rowney formato a3, e solo in seguito vengono importati in Photoshop per essere rifiniti e colorati.

-Come nasce l’idea di un tuo disegno?
Dipende, a volte nascono per puro caso. Lascio lavorare un po’ la mano, e solo in seguito mi rendo conto che il disegno ha assunto forme ben definite.
Altre volte invece ho già bene in mente quello che voglio rappresentare, e quindi perdo infinite ore nel creare le costruzioni più adatte alla scena che ho immaginato. Cosa che ovviamente, non sempre mi riesce.

-Molti pensano che il digitale non sia arte e che sia facilissimo realizzarne uno, in realtà quanto tempo ci vuole e che tecniche usi?
Questo è un malcostume generato dall’attività di certi “imbroglioni”, i quali utilizzando foto e le funzioni di “tracing” di alcuni software, si limitano a ricalcare le immagini, ottenendo dei capolavori nell'arco di pochi minuti e senza il minimo sforzo. Cosa che ovviamente va a discapito di tutti i disegnatori onesti che, pur usufruendo delle facilitazioni derivanti dall’utilizzo di un software, realizzano un disegno partendo da zero, con uno sketch di base che viene lavorato fino ad ottenere un risultato soddisfacente, per poi colorarlo a colpi di tavoletta grafica “ pennellata su pennellata”.
Un processo creativo molto simile a quello tradizionale in realtà, se non fosse che non ci si sporca le mani con i colori.
In quanto alle tecniche da me utilizzate, a dire il vero dipende un po’ dal tipo di commissione, da quello che vuole il cliente, e da quello che le mie capacità mi permettono di realizzare, nei limiti del possibile.
Personalmente però preferisco le colorazioni grezze, dove si notano i segni di ogni singola pennellata, e la sfumatura non è perfettamente graduale, come per i gradienti, ma più dettata dalla sovrapposizione di colori.

-Quali sensazioni vuoi trasmettere in un tuo disegno?
Me, innanzitutto. Il disegno più che raccontare qualcosa di agli altri, diventa un veicolo per un mondo tutto mio, personale. Un modo per trovare tranquillità. E’ letteralmente la porta verso un nuovo mondo.
Ricordo che una volta, dopo una discussione con certi ragazzi, una mia amica disse “ Dategli una matita e si calma”.
Pensandoci, aveva ragione, è questa la vera essenza dei miei disegni.

-Ho letto che lavori anche su commissione, come funziona e come ti trovi a lavorare con delle richieste specifiche?
Bè solitamente inizia con il futuro cliente che nota le miei immagini sul blog, sito, o sui vari social a tema, e mi contatta. Se quello che cerca non è presente nel listino, mi spiega esattamente cosa desidera ed in base alle difficoltà di esecuzione, ci si accorda sul compenso. Generalmente non ho problemi a realizzare disegni su commissione, ma a volte può diventare difficoltoso, soprattutto se devo lavorare su un riferimento e questo non è chiaro. In molti forniscono immagini poco nitide, o fotografie a bassa risoluzione, ed in quel caso devo un po’ inventare non potendo scorgere bene i dettagli.

Contatti:
Pagina face book: https://www.facebook.com/AlessandroCanaleGDI
Sito: www.alessandrocanalegdi.it

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Edited by .:Angelica:. - 17/9/2013, 11:44

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-Sophie-

Posted on 10/9/2013, 15:00

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User deleted

Che bravo che sei *_* Disegni veramente molto bene!!

Anche a me piacerebbe molto imparare a disegnare digitalmente perchè lavorando molto con photoshop sento che mi manchi qualcosa non sapendolo fare, ma....sono una capra nel disegno a mano libera quindi penso non imparerò mai